Archivio mensile:Settembre 2012

Il “Puntinismo” nei disegni dei bambini

Alla metà degli anni 80 dell’Ottocento il pittore francese Georges-Pierre Seurat si apprestava a concludere quella che è divenuta senza dubbio la sua opera più famosa: Un dimanche après-midi à l’Île de la Grande Jatte (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte).

Georges-Pierre Seurat “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte” (1886) olio su tela, 205 x 308 cm – Art Institute, Chicago

Quest’opera è stata presa a modello di una nuova concezione artistica che in Francia prese il nome di “Pointellisme”, mentre in Italia di “Puntinismo”. In realtà quella che fu la ricerca originaria di Seurat, come di Paul Signac, l’altro padre di questa nuova tecnica, si tradurrebbe meglio con il termine “Divisionismo”, dato che non si rivolgeva tanto alla forma delle pennellate, quanto ad uno studio metodico e scientifico sui colori e sulla percezione ottica che si ha di fronte ad essi. Con l’utilizzo del colore “diviso”, non dato cioè omogeneamente ma esaltandone i contrasti, tutto sembra prendere vita, vibrare in un movimento continuo.

L’idea dei puntini colorati si presta bene al gioco creativo anche con i bambini più piccoli. In realtà, essendo una conquista gestuale i bambini verso i due anni li scoprono in completa autonomia.

Cosimo (luglio 2012) pennarelli su carta

All’inizio dei puntini iniziano a fare capolino tra gli altri segni.

Cosimo (giugno 2012) pennarelli su carta

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