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SpongeBob torna a casa, ed è felice…

I personaggi delle storie e dei cartoni animati molto spesso, nei disegni dei bambini, diventano attori e assumono i panni di altri personaggi, creando contaminazioni fantasiose e stimolanti. Cosimo, 4 anni e sei mesi, ha disegnato SpongeBob con il mantello da supereroe. Le braccia, lunghissime occupano lo spazio in maniera libera ed espansiva, come se stesse abbracciando il mondo. Il personaggio rappresentato da Cosimo è anche sempre molto elegante, perché non gli mancano mai attillati pantaloncini marroni e, dalle scarpe, mostra colorati calzini. Accanto ha sempre una grande casa, con finestre e porta.

spongi più casa con tetto azzurro

Dal periodo dei fiori siamo rapidamente passati al periodo delle case. Nei disegni di Cosimo occupano gran parte dello spazio del foglio e sono molto colorate. Questa dei 4 anni è il primo stadio della realizzazione della casa. Ancora mostra solo dagli elementi principali, quali il tetto, due finestre e la porta, piano piano si caratterizzerà maggiormente, con comignolo fumante sul tetto, terrazzo, maniglia della porta, ecc.

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L’origine di una figura umana

omino cosimo asilo
Omino fatto da Cosimo all’asilo. Particolari anatomici dentro una sagoma

E se vi dicessi che tutto è iniziato da un cerchio? un grosso cerchio con un puntino riempito di colore nel mezzo.

occhio cellulaUna cellula che nuota nel suo liquido o una piccola isola deserta spersa in mezzo al mare. Da un cerchio siamo passati a due vicini, più o meno della solita grandezza: una vita che brulica e grida tutta la sua ragion d’essere. Nella raffigurazione umana da parte dei bambini, solitamente sono gli occhi i primi ad essere esplorati e disegnati all’interno di un grosso cerchio che li racchiude, la testa.
Tutto inizia però dalla stimolazione, dall’emozione e dall’osservazione, l’esperienza quotidiana. Un bambino di tre anni ha già dei precisi gusti che, se stimolati correttamente, possono dare come risultato fantastiche soluzioni creative. Una delle possibili e più efficaci stimolazioni sono quelle legate alle tecniche artistiche e ai diversi materiali tutti da esplorare. Importante risulta avere la possibilità di scegliere e di sperimentare le diverse tracce di sé stessi su un supporto attraverso l’uso di pennarelli, o di matite, o ancora di pastelli rispetto a tempere o creta. I bambini sceglieranno autonomamente, attraverso la loro esperienza diretta il medium che più, in quel momento, li rappresenta.
A Cosimo, tre anni e cinque mesi, in questo periodo piace molto lavorare con i pennarelli, quelli con la punta grossa sono i migliori soprattutto in questa fase dove il colore è un elemento di primaria importanza. Sta imparando infatti a riconoscerli, a giocare con le diverse tonalità. In questo periodo è anche importante la sperimentazione dei limiti di una figura: il bambino è sempre più attento nel capire che per colorare una figura bisogna stare nei suoi contorni. Questa fase è estremamente importante per la crescita motoria, perché si inizia a controllare il movimento della propria mano e questa porta a sua volta ad autoaffermarsi nel mondo, a conoscere le proprie possibilità.
La prima figura umana tracciata da Cosimo, quindi una testa/corpo con braccia e gambe è stata innescata dai suoi gusti televisivi. Ebbene non solo la natura che circonda il bambino ma anche la televisione può essere un efficace mezzo di ispirazione, naturalmente se usata bene e cioè non per spegnere il cervello stando tutto il giorno davanti ad essa, ma come un qualsiasi strumento di stimolazione visiva. Si è trattato per Cosimo di quello che era, fino a pochi giorni fa, il suo cartone preferito, Peter Pan. Questa sua passione ha prodotto l’esigenza innata di prendere possesso dell’immagine del personaggio amato ed eccolo, non a caso tracciato in verde con il suo cappellino di foglie.

peter particolare

 

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Il sole, un pesce e una scala

A due anni e mezzo Cosimo osserva attentamente tutto ed è molto stimolato da linee, immagini e colori. Spesso mi vede disegnare e lo scopro ad osservare il movimento delle mie mani sul foglio da disegno o come inserisco il colore all’interno delle linee precedentemente tracciate. É successo che un giorno stavo preparando dei supporti didattici per un laboratorio per bambini sull’artista catalano Joan Mirò.

simboli miròCosimo si è interessato all’attività, alle forme di Mirò e in particolare  a tre: il sole, un pesce e una scala. Il sole fiammeggiante e la sagoma cicciotta del pesce col grande occhio rosso, li avevo estrapolati dall’opera “Autoritratto II” che Mirò dipinse nel 1938 e che oggi è conservato a Detroit, all’Institute of Arts.

autoritratto II

pesceLa scala… beh per la scala ho fatto vedere a Cosimo tante immagini dell’artista su questo soggetto che a lui incuriosiva (forse anche perché gli piace tanto arrampicarsi ovunque e quando vede per l’appunto una scala non può fare a meno di montarci fino in vetta!). Per Mirò rappresentava simbolicamente uno strumento per “evadere” dalla realtà e immergersi nella fantasia, in altri mondi, forme, colori, poesie… Per Cosimo la scala rappresenta un gioco che lo fa sentire più grande, “alto come un gigante…e come il babbo”. Motivi d’interesse chiaramente diversi ma Cosimo, come un artista, ha prestato la stessa attenzione nel tracciare le linee che con la fantasia lo portavano in alto, “alto fino al cielo”.

scala rossa gialla

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