Archivio mensile:Ottobre 2025

L’origine della pratica Arte e Lingua dei Segni

Le esperienze che uniscono l’Arte e la Lingua dei Segni sono frutto di una personale e continua ricerca. La conoscenza della Lingua dei Segni ha portato una grande trasformazione nella mia vita, sia come artista (sono una pittrice da che mi ricordo) sia nel mio lavoro nei musei come Arteterapeuta ed Educatrice. Si tratta di immergersi in un flusso, in un processo creativo e immaginativo che permette di scoprire in prima persona l’esistenza di altri modi di comunicare aldilà delle parole. Esiste una vera e propria lingua, con regole grammaticali, dialetti e una ricchezza lessicale straordinaria che, a differenza delle lingue vocali che usano un canale uditivo, utilizza un altro canale: quello visivo gestuale.

Nella mia ricerca, il gesto pittorico e il corpo non sono elementi accessori: sono la base della mia pratica artistica che utilizzo in ogni campo del mio lavoro.

Dipingo con mani che segnano, che si muovono nello spazio e raccontano, dialogano, non solo con il colore e la tela ma con il silenzio, l’assenza di voce, la presenza delle emozioni. Mi piace che l’esperienza che viene fuori naturalmente diventi poesia di movimento, costruisca un ponte tra mondi diversi: dando voce all’inesprimibile a parole e regalando silenzio là dove le parole non servono. Nel dipingere, nel muovermi, nel segnare, nel respirare, esploro come tutto questo possa entrare nella tela, in uno spazio scenico e lo spazio scenico è la vita.

Arte e vita si fondono.