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Tra limoni e sorbetti: l’arte di gustarsi la natura

“...qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza

ed è l’ odore dei limoni” – Eugenio Montale “I limoni”.

Giovanna_Garzoni_(Italian_-_Still_Life_with_Bowl_of_Citrons_-_Google_Art_ProjectNell’anno 1660 una pittrice di nome Giovanna Garzoni dipingeva, con ricchi colori a tempera su pergamena, una splendida natura morta che aveva come protagonisti “cicciuti” limoni di un giallo dorato su uno dei quali, in primo piano, si era posata un’altrettanto “cicciuta” ape.

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Il ricordo di una navicella spaziale

origine pecci

Cosimo, tre anni e dieci mesi, ha da quache giorno iniziato a fare dei disegni “strani”. All’inizio erano forme rettangolari, allungate orizzontalmente. Il tratto però si caratterizzava fin da subito per essere particolare: era come se la mano, mentre scorreva sul foglio, si soffermasse continuamente e indugiasse la sua corsa alla ricerca di particolari che ancora non si manifestavano. Questi particolari sono diventati presto linee verticali, dislocate una di seguito all’altra ed ha iniziato a comparire una linea orizzontale che le attraversava tutte.

origine pecci2

Queste forme ricorrono sempre più nei disegni di Cosimo; lui mi ha detto che si tratta di “navicelle spaziali”.

tanti pecci

Mi dicevo: ma dove le avrà viste? E con questa strana forma sempre uguale.

L'automobilina con ruote e portiere aperte è quella tracciata in rosso in alto
L’automobilina con ruote e portiere aperte è quella tracciata in rosso in alto

Anche quando il soggetto è inizialmente qualcos’altro, come un rinoceronte o un’atomobilina, (con tanto di ruote e portiere laterali), non manca di svolazzare la fluttuante navicella spaziale. Quest’ultima ha iniziato a comparire anche tutta colorata. Cosimo è molto attento nell’operazione meticolosa di riempire di colore la parte tra una linea verticale e l’altra.

Ma allora da cosa trae origine la particolare navicella spaziale di Cosimo?

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Giocare con la ceramica al nuovo Museo di Montelupo Fiorentino

Domenica 4 maggio 2014 il Comune di Montelupo Fiorentino, conosciuto a livello artistico per la sua grande tradizione nel campo della ceramica, ha inaugurato un nuovo bellissimo museo dedicato a tale arte. Si tratta del MMAB, nel luogo che ospitava già un museo della ceramica, ristrutturato e totalmente ripensato come spazio dinamico e polifunzionale, luogo per eccellenza di incontro e confronto all’insegna della cultura. Per questo oltre a Museo è un luogo per studiare, con archivio, biblioteca, uno spazio aperto a tutti i cittadini con un ingresso accogliente dove rilassarsi seduti a leggere o a bere un caffè in compagnia.

Il museo è costituito di tre piani, con piano seminterrato dedicato alle mostre temporanee. Al piano terra, oltre alle prime quattro sale espositive, si trova un fornito e luminoso Bookshop e una saletta con proiezione video dove viene introdotta la storia e la tradizione della ceramica di Montelupo; al primo piano un’altra sala è dedicata alle mostre temporanee e anche tale ambiente si presenta accogliente, con sedie e tavolini e tanti libri in scaffali illuminati.

É un luogo molto adatto alle famiglie perché in ogni sala sono predisposte attività ludiche legate alle testimonianze materiali e artistiche esposte. Tra le più curiose, la sala dedicata all’apparecchiatura e ai cambiamenti che questa ha subito nel corso del tempo.

tavola medievale

Si parte dalla tavola medievale, dove non si utilizzavano piatti ma taglieri in legno come supporto per i cibi e si usavano ciotole e boccali per bere acqua o vino.

tavola rinascimentale

Si passa poi all’apparecchiatura rinascimentale molto più fornita di oggetti, tra piatti, scodelle, ciotoline e poi saliere, oliere e bicchieri di ceramica. Infine arriviamo alla tavola moderna.

tavola moderna

Le sale espositive mostrano reperti rinvenuti prevalentemente in scavi effettuati nel 1979 dal Gruppo Archeologico di Montelupo, che hanno interessato il centro storico della città, ma ci sono reperti provenienti anche da zone limitrofe, come per il frammento di Prato.

frammento prato

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