Oggi ci sfoghiamo giocando con i suoni. I bambini molto piccoli sono particolarmente stimolati dalla varietà di rumori del mondo. L’emissione sonora è la prima forma di dialogo e di relazione tra i piccoli e l’ambiente che li circonda. Partiamo dalle vocali, i suoni più semplici e in particolare dalla “A”. Iniziamo con l’emettere il suono A, spalancando il più possibile la bocca: prima un suono “secco” e breve, poi un suono lungo e melodico. Il bambino sta a sentire e ad osservare attentamente poi, per imitazione, emetterà lo stesso suono e imiterà il vostro movimento della bocca. Ecco il primo passo per la creazione di una “musica corale” che vi legherà, un dialogo intenso e, soprattutto per i più grandi, permetterà di sfogare eventuale stress accumulato: un toccasana.
Nel 1978 l’artista serba Marina Abramović, insieme all’artista tedesco Ulay, all’epoca suo compagno anche nella vita oltre che nel lavoro, realizzò una performance dal titolo “AAA AAA“.
Questa performance, che si inserisce all’interno della loro ricerca artistica incentrata sul corpo e le sue possibilità di resistenza fisica e mentale, è piaciuta molto a mio figlio Gabriele. L’ha vista per la prima volta che non aveva compiuto ancora un anno e nel pieno del suo interesse verso i suoni e i movimenti delle labbra.
Gabriele ha appena compiuto 1 anno e, in questi ultimi giorni, l’interesse verso i suoni è sempre molto forte ma “tende a specializzarsi”, a diventare più complesso e coordinato a certi movimenti e visioni, “mette in pratica” ciò che ha appreso sinora attraverso l’osservazione. Se sente muovere il vento o vede una candela accesa inizia a soffiare; se sente un suono simile a un rombo di motore, indica il cielo perché gli richiama alla mente il suono di un aereo; riconosce perfettamente il suo nome e quello del suo “fratellone”: si volta se lo chiami e cerca il fratello se lo sente nominare; impazzisce per i pesci colorati di ceramica appesi alla parete di casa e se sente il verso del pesce che boccheggia, indica il luogo dove si trovano e ci vuole andare.
Il potere di creare associazioni fra suoni ed immagini è davvero molto forte e stimolante. Ogni giorno si indaga meravigliosi mondi e l’avventura continua.